Ogni anno il prestigioso sito Careercast.com stila un’interessante classifica riguardante le professioni più richieste nel mondo. E negli ultimi anni, al primo posto troviamo una professione ai più sconosciuta: l’attuario. In poche parole, l’attuario è colui che si occupa delle conseguenze economiche collegate ai rischi, cioè alle probabilità che accadano determinati eventi naturali (es. terremoti, uragani, ecc,) o provocati dall’uomo (es. incidenti stradali, ecc.) o legati agli andamenti demografici (probabilità di sopravvivenza). Il settore dove questa professione è oggi maggiormente applicabile è quello assicurativo, previdenziale e finanziario interessando, ovviamente, qualsiasi altro riferimento dove si presentino le medesime variabili. Vediamo di approfondire meglio il discorso.
Negli ultimi anni, la figura dell’attuario sta diventando sempre più ricercata e con grandi prospettive lavorative anche nel nostro paese. Gli attuari sono esperti di statistica, di matematica applicata, di probabilità, di finanza e tecniche attuariali. Questa professione, all’interno delle compagnie di assicurazione come degli enti pensionistici, riguarda molteplici aspetti dal calcolo delle tariffe agli accantonamenti tecnici e, in ogni caso, la valutazione dei rischi. Gli attuari abilitati in tutto il mondo sono solo 80.000, di cui 22.000 in Europa e 900 in Italia. Un numero che, visto i recenti dati, è destinato inevitabilmente a crescere sull’onda dello sviluppo della professione legata in particolare alla gestione dei rischi in ogni tipo di azienda, ai fondi sanitari, all’evoluzione dei mercati assicurativi, previdenziali e finanziari. Oggi gli attuari possono lavorare sia come liberi professionisti, sia come dipendenti presso società di assicurazioni, enti del settore previdenziale, università, istituti di vigilanza come l’Ivass (assicurazioni) e la Covip (fondi pensione).
Secondo il sito Ordineattuari.it per esercitare questa professione è obbligatoria l’iscrizione all’Albo. In base al DPR n.328/2001 nell’Albo degli Attuari sono istituite due sezioni:
- agli iscritti nella sezione A spetta il titolo professionale di Attuario
- agli iscritti nella sezione B spetta il titolo professionale di Attuario junior
L’iscrizione all’Albo, sezione A o B, è subordinata al superamento di un apposito Esame di Stato. Ai fini dell’ammissione all’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Attuario è richiesto il possesso della laurea magistrale in una delle seguenti classi:
- classe LM16 – Finanza
- classe LM83 – Scienze Statistiche, Attuariali e Finanziarie
- classe LM82 – Scienze Statistiche
Ai fini invece dell’ammissione all’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Attuario Junior è richiesto il possesso della laurea triennale nella seguente classe:
- classe L41 – Statistica
Le opportunità di impiego sono numerose e la disoccupazione per i giovani Attuari è pressoché nulla: dopo la laurea l’ingresso nel mondo del lavoro è quasi immediato.
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