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Se possedete un sito internet, uno dei modi migliori per migliorare il vostro SEO (Search Engine Optimization) è quello di rimanere sempre aggiornati con le diverse modifiche che Google ha attuato recentemente all’algoritmo del suo motore di ricerca. In particolare, l’ultimo aggiornamento (chiamato Hummingbird) è stato il più importante della storia di Google. È interessante notare che, ufficiosamente, Google ha lanciato questo algoritmo un mese prima che fosse reso noto, passando così inosservato ai vari esperti SEO. A conseguenza di ciò, molti siti sono stati drammaticamente penalizzati, gettando molti SEO nella più completa disperazione! Google, per ragioni di segretezza commerciale, non diffonde mai informazioni davvero significative e precise circa i suoi algoritmi: quindi, ogni strategia SEO “difensiva” si traduce inevitabilmente in pura speculazione e tentativi alla cieca! Ma capire come agiscono gli aggiornamenti e svelare i loro lati oscuri, equivale ad attutire il loro impatto e, nel migliore dei casi, a sopravanzare i propri avversari nel difficile panorama dell’ottimizzazione dei siti web.
Iniziamo col dire che l’algoritmo Hummingbird si divide in 3 sub-algoritmi chiamati Pagerank, Panda e Penguin. E’ decisamente l’algoritmo più potente e “spietato” mai realizzato da Google. Ma, ancora più importante, si dice che Google svilupperà nuovi miglioramenti per Hummingbird nei prossimi mesi (e anni) per fornire un’esperienza sempre migliore ai propri utenti. E anche se Google non rivela mai come lavorano i suoi algoritmi, esistono un sacco di indizi utili a capire quello che vuole dai siti web, adesso e in futuro. Di seguito, riporterò 6 consigli SEO che vorrei condividere con voi:
1. Comprendere Meglio I Propri Clienti
Uno dei miglioramenti più importanti di Hummingbird è che Google ha aumentato la sua raffinatezza nella comprensione del linguaggio naturale. Ora Google considera ogni parola che scriverete nella barra di ricerca, migliorando di fatto la precisione nei risultati. Ad esempio, se digitate “Castello di Edimburgo” e “Immagini del castello di Edimburgo“, otterrete risultati molto diversi….
In questo modo l’intento del “ricercatore” sarà meglio compreso! Google è diventato quindi più intelligente e vuole che voi facciate lo stesso con la creazione di contenuti che corrispondano con l’intento dei suoi utenti (e clienti).
SUGGERIMENTO: Create profili dei clienti per il vostro business e fornite risposte alle loro domande in tutte le fasi del ciclo di acquisto.
2. Ricerca Per Argomenti e Non Solo Per “Parole Chiave”
La migliore comprensione di Google del linguaggio naturale significa che ora il motore di ricerca ha una più profonda comprensione delle relazioni che intercorrono fra le parole chiave che formano argomenti. Le parole chiave hanno ancora la loro importanza, ma non sono determinanti come prima: il contesto sta diventando sempre più importante. La prossima volta che vorrete ottimizzare i contenuti, cercate quali parole chiave volete indicizzare, pensate alle intenzioni del cliente nella ricerca (cioè cosa scriverà nella barra di ricerca) e create contenuti rilevanti che non vendano solo i vostri prodotti o servizi, ma rispondano anche alle domande che i vostri clienti potrebbero porsi prima che siano pronti ad acquistare. Questo aiuterà Google in tutte le fasi del ciclo di acquisto e costruirà la fiducia con i clienti.
SUGGERIMENTO: Acquisite familiarità con il nuovo Google Planner per la ricerca delle parole chiave e argomenti più adatti al vostro sito.
3. Agite Di Più Come Autore e Meno Come SEO
Adesso non si tratta più solo di parole chiave e pagine web: con il nuovo algoritmo dovrete diventare un’autorità all’interno del vostro settore! È un modo per costruire la fiducia con il vostro pubblico o con i vostri clienti. Essere un’autorità significa diventare un autore e un esperto del settore. Google vuole identificare (e premiare) gli autori esperti per ogni settore. Vi consiglio di utilizzare a questo proposito Google+.
SUGGERIMENTO: In un blog, scrivete articoli di grande contenuto e iscrivetevi a Google Authorship.
4. Pensate ed Agite Come…Un Marchio!
La persone ricordano i marchi. La gente si fida dei marchi. E soprattutto le persone hanno legami emotivi con marchi e ne parlano spesso con amici e conoscenti. E…anche Google ama i marchi, come ripete spesso Eric Schmidt, CEO di Google. In altre parole, Schmidt dice che “i marchi hanno un grande potere perché migliorano Internet e sono affidabili sia per i motori di ricerca che per i suoi utenti“.
SUGGERIMENTO: Abbiate sempre un obiettivo e una visione aziendale chiara, costruendo la fiducia con i vostri clienti tramite contenuti di qualità.
5. Evitate Di Ingannare Google!
Per riuscire ad emergere in settori competitivi, spesso molti SEO prendono delle “scorciatoie”: ma questo spesso significa ingannare Google cercando di fargli pensare che il vostro sito sia più rilevante o affidabile di quanto realmente non sia! Ma questo ormai non è più possibile fin dal 2011 con l’introduzione del sub-algoritmo Panda e poi nel 2012 con l’aggiornamento denominato Penguin. Google pone delle regole per i siti web che indicizza sul suo motore di ricerca e, chi le infrange, subirà delle forti penalizzazioni! Che, in teoria, potrebbero distruggere una qualsiasi attività.
SUGGERIMENTO: Assicuratevi di conoscere e rispettare le regole dettate dalle linee guida SEO di Google.
6. Siate Sempre Aggiornati!
Anche se Google apporta spesso delle modifiche al suo algoritmo, i suoi principi fondamentali rimangono sempre gli stessi, anno dopo anno. Quindi, costruire un sito che sia “search engine friendly” (la piattaforma WordPress è la migliore in questo!), creare contenuti rilevanti (per i clienti) e costruire anche la sua “reputazione” (con la creazione di contenuti di qualità che la gente vuole condividere e “linkare”). Invece, ciò che Google cambia più spesso riguarda ciò che considera affidabile, soprattutto per chi intenda costruire la propria reputazione sul web. Ma pochi sanno che Google apporta modifiche quotidiane al suo algoritmo! Si tratta di piccole modifiche, ma che hanno sempre uno scopo ben preciso: far beneficiare gli utenti di siti affidabili e pertinenti.
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