Secondo la classifica internazionale denominata “Green Metric Ranking 2014” e ideata nel 2010 dalla Universitas Indonesia per porre l’attenzione pubblica sulle tematiche ambientali e sulla sostenibilità, è l’Università di Bologna la più “green” d’Italia. Il prestigioso ateneo bolognese si classifica infatti al primo posto tra gli atenei della penisola e 96° in tutto il mondo per la sua ecosostenibilità. Una graduatoria che assegna un punteggio a ciascun ateneo sulla base dei dati forniti dalle stesse 360 università internazionali che hanno aderito all’iniziativa attraverso la partecipazione a un sondaggio online, che quest’anno sono stati suddivisi in sei macro categorie: energia e cambiamento climatico, gestione dei rifiuti, utilizzo dell’acqua, trasporti ecologici, statistiche “green” e educazione. Dietro l’Alma Mater di Bologna si sono piazzate l’Università di Torino (99° al mondo) e quella di Bari (140°) che conferma la posizione ottenuta nel 2013. L’ateneo emiliano ha conquistato il primato tra quelli italiani soprattutto grazie agli ottimi risultati sul piano di uso dell’energia, gestione dei rifiuti e trasporto ecosostenibile. Al quarto posto, quindi, si è classificato l’ateneo di Padova (142° nel mondo, con 1.400 punti nella categoria trasporti ecosostenibili), mentre al quinto la Ca’ Foscari di Venezia, che l’anno scorso era prima tra le università italiane, ma che quest’anno ha perso qualche punto in termini di trasporti, gestione dei rifiuti, educazione e infrastrutture sostenibili. A seguire, il Politecnico di Milano (2° classificato nel 2013 e 6° nel 2014), l’Alma Mater di Perugia, alla sua prima partecipazione al Green Metric Ranking, l’Università del Salento (4° classificata nel 2013), la Normale di Pisa (da 5° a 9° in graduatoria anche se quest’anno ha conquistato 200 punti in più), l’ateneo di Ferrara e la Bicocca di Milano, entrambe alla prima edizione, e il Politecnico di Torino, sceso al 12° posto pur avendo conquistato 286 punti in più rispetto allo scorso anno. Ultime in classifica, la Mediterranea di Reggio Calabria, 13° in Italia e 295° a livello internazionale, l’Università di Trieste, 14° tra gli atenei nostrani e 298° nella classifica generale, e infine, l’ateneo di Trento, in fondo alla graduatoria italiana con zero punti totalizzati nella categoria “consumo dell’acqua”, e appena 433 punti nell’ambito “educazione”.
A livello internazionale, è un trionfo anglosassone! Leader mondiale del GreenMetric Ranking 2014 è l’Università di Nottingham (Regno Unito), seguita da un altro ateneo britannico, l’irlandese University College of Cork. Il terzo gradino del podio è occupato invece dalla Nottingham Trent University. Chiudono invece la graduatoria internazionale la Celal Bayar University in Turchia e l’Universitas Pelita Harapan dell’Indonesia, 360°, con appena 106 punti conquistati nell’educazione alla sostenibilità, 15 punti nel consumo consapevole dell’acqua, e meno di 400 punti sia per la categoria “energia”, sia per i trasporti “green”.
Lascia un commento