Secondo uno studio condotto dal dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca su 24 scuole (12 milanesi, 12 lombarde) nei mesi di aprile e giugno 2010, è emerso che la maggioranza degli intervistati (circa il 55%) è consapevole che la scelta universitaria costutuisca un momento particolarmente importante per la propria vita.
In particolare, le ragazze sembrano avere maggior consapevolezza, 61% contro il 40% dei maschi. Solo un quinto degli studenti dichiara però di soffermarsi a riflettere attentamente sulle proprie doti, capacità e vocazioni e i tre quarti degli intervistati ammettono di investire un impegno medio in questa attività di riflessione. Circa il 50% possiede una capacità media di raccogliere informazioni sul ventaglio di opzioni disponibili e non è in grado di sfruttare pienamente e adeguatamente tutti i canali informativi a disposizione.
Tuttavia, nonostante le informazioni raccolte a monte siano, in molti casi, generiche e sommarie, il 61% del campione si sente determinato rispetto alla scelta compiuta.
Scelta in parte condizionata dal confronto con genitori e insegnanti. In particolare, le donne riflettono sulle proprie caratteristiche personali con i genitori più degli uomini (62% contro 58%). Con gli insegnanti si confrontano e consigliano soprattutto i maschi, il 27%, contro 23% per cento delle colleghe donne.
In generale, però, sono gli studenti con nessuno dei due genitori laureati o diplomati ad avere maggiore propensione a confrontarsi con gli insegnanti e soprattutto gli studenti che frequentano gli istituti professionali, il 45%, contro il 15% dei liceali.
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