La medicina è una delle discipline più antiche. Ogni popolo, infatti, fin dall’origine dei tempi, ha sentito la necessità di una figura che si occupasse della salute degli individui.
La medicina, infatti, per definizione è “la scienza che si occupa della salute di persone o animali, in particolare riguardo alla definizione, alla prevenzione e alla cura delle malattie”.
La carriera di medico e la formazione per raggiungere questo ruolo è in Italia una delle più lunghe e complesse, se non forse la più lunga in assoluto.
Chi decide di intraprendere questo percorso deve innanzitutto mettere in conto di investire molti anni nello studio e l’unica chiave vincente per arrivare in fondo è la costanza.
Perciò cosa deve fare uno studente che, dopo aver giocato al dottore da piccolo e aver seguito tutte le puntate di E.R., ha deciso che vuole diventare medico?
Per prima cosa, dopo aver conseguito il diploma di maturità, deve decidere in che Università iscriversi e preparare il test di ammissione.
E’ impossibile in questa sede elencare tutte le università dove è possibile frequentare il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia: ogni città universitaria italiana, in linea di massima, dà accesso alla facoltà. Per questo ciascuno come prima cosa deve individuare dove tentare il test di ammissione.
Ovviamente esistono alcune sedi più famose, dove la richiesta è maggiore, come l’Università degli Studi La Sapienza di Roma, l’Università degli Studi di Milano e l’Università di Bologna, per citarne solo alcune.
Una volta laureato in medicina, un aspirante medico, a questo punto affronta la strada della specializzazione. Cosa bisogna fare, quindi, dopo aver discusso la tesi? Per prima cosa bisogna essere abilitati come “medici” e quindi sostenere un esame di stato per poter esercitare. Subito dopo bisogna iscriversi a una scuola di specializzazione, che permette al neo medico di approfondire le conoscenze in un campo specifico della medicina, quello che maggiormente gli interessa.
Perciò bisogna prepararsi ad affrontare un nuovo test di ammissione alla specializzazione, che di solito è più articolato e complesso di quello per l’ammissione al corso base. Le specializzazioni sono molte e ciascuno potrà scegliere il campo che preferisce e in cui decide di operare.
Questo nuovo percorso prevede circa 5 anni di formazione, che dovrebbero rendere il medico autonomo nell’operare, infatti si sviluppano con la frequenza in ospedale presso il reparto relativo alla propria specializzazione.
In teoria il conseguimento della specializzazione non è obbligatorio, in Italia però le possibilità lavorative per un medico non specializzato sono molto limitate. Anche il medico di medicina generale (il medico di famiglia) per esempio, ha l’obbligo di seguire un corso di specialità in medicina generale.
In conclusione se si vuole davvero diventare medici è necessario preventivare prima ancora di cominciare questo percorso articolato e complesso per evitare di arrivare a metà e rendersi conto di aver buttato del tempo.
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