Si è già parlato molte volte della questione degli affitti per gli studenti universitari fuori sede, che si trovano spesso coinvolti in una giungla di offerte, proposte, alternative che, purtroppo, quasi mai tutelano chi ha la necessità di un letto.
Gli studenti universitari, da recenti ricerche, infatti, sono secondi solo agli immigrati nelle capacità di adattarsi pur di avere un posto dove dormire, fronteggiando spesso pessime condizioni, prezzi alti e servizi del tutto inadeguati.
Purtroppo, infatti, nonostante la possibilità di sottoscrivere un contratto specifico per l’affitto a studenti universitari, è ancora predominante un mercato nero degli affitti, che non tutela per nulla i poveri fuori sede e favorisce i padroni di casa.
Proprio per questo è particolarmente interessante una recente notizia di cronaca, che porta all’attenzione del pubblico un’operazione della Guardia di Finanza di Padova che, grazie alla collaborazione di studenti, docenti, comune ed Esu, ha recuperato oltre 2 milioni di tasse inevase da parte dei padroni di casa.
L’operazione è stata ampia e ha coinvolto evasori italiani e stranieri, portando alla luce molte storie umane e personali.
Il successo è stato dato da due chiavi fondamentali: in primo luogo il coinvolgimento di diversi enti per lo smascheramento di chi affitta case senza pagare le tasse e in secondo luogo il dialogo con gli studenti, per metterli in guardia dagli imbrogli e sottolineare le agevolazioni e le possibilità per loro.
In certi casi, alcuni studenti che hanno denunciato la propria situazione, hanno ottenuto in cambio un contratto di locazione per 4 anni con un’agevolazione dell’80% rispetto a quello precedentemente praticato.
Questa notizia porta ancora alla luce l’importanza della sensibilizzazione di tutti gli studenti e in particolare delle matricole sul tema degli affitti in nero. La città di Padova è molto attiva da questo punto di vista e ha promosso diverse iniziative a riguardo:
– disponibilità della guida “Abitare a Padova” dove sono contenuti preziosi consigli per orientarsi sul mercato, una guida alle locazioni regolari e tutte le informazioni sugli alloggi messi a disposizione dall’Esu
– “Cedolare secca”: si tratta della possibilità, per gli studenti che si trovano in condizioni di affitto in nero di denunciare l’irregolarità per ottenere un regolare contratto di locazione di 4 anni (prorogabile per altri 4) a un prezzo molto al di sotto rispetto a quello di mercato
– Guardia di finanza: gli studenti hanno la possibilità di fare segnalazioni o chiedere informazioni anche direttamente alla Guardia di Finanza, che ha messo a loro disposizione una casella mail: helpaffitti.padova@gdf.it
La speranza è che questa operazione di successo sia solo la prima di una serie che arrivi a tutelare gli studenti fuori sede di tutta Italia, perché purtroppo ogni città universitaria nasconde un’infinità di casi “limite”, che faticano a emergere e che riducono gli studenti a condizioni al limite della vivibilità.
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