Lotta alle fake news, ecco un bando dedicato agli studenti

L’Associazione Anti Truffa mette in palio 2000 euro, da utilizzare nel proprio percorso di studi, per sviluppare idee per il contrasto alla falsa informazione.

È possibile contrastare le fake news? I volontari di Associazione Anti Truffa se lo auspicano, la lotta alla disinformazione è la loro ragione d’esistere e vi si dedicano con diversi strumenti. Uno di questi è un bando dedicato agli studenti maggiorenni e ai neo laureati.

Il Bando Studentesco Anti Truffa mira a raccogliere le idee dei giovani in merito alla cattiva informazione, agli effetti delle fake news sulla democrazia. In palio un premio da 2.000€, che va inteso come una borsa di studio per contribuire al percorso di formazione del vincitore.

 

bando fake news

 

Chi può partecipare e come

Il bando è aperto a tutti gli studenti, di qualsiasi indirizzo di studio e qualsiasi nazionalità, purché iscritti a scuole e università italiane. Anche coloro che hanno già conseguito la laurea da meno di un anno e sono in cerca di una prima occupazione, possono partecipare.

Gli interessati dovranno proporre un saggio di 2000 parole sul tema: “In che modo la rapida digitalizzazione ha contribuito a ridefinire la democrazia? Quali sono le relazioni tra informazione manipolata, informazione errata ed informazione corrotta?”.

Inoltre dovranno allegare una lettera di presentazione in cui viene anche descritto il proprio interesse sul tema delle false notizie. La data entro cui inviare i propri lavori è il 31 dicembre 2025. L’idea del bando nasce sulla scia dei danni prodotti dalle fake news che corrono online, in special modo in seguito alla pandemia da Covid Sars-19 e alle campagne di vaccinazione.

Ma al di là della situazione che ha determinato anche la nascita dell’associazione, al centro del lavoro dei volontari c’è la lotta a tutte le fake news, che fanno presa in modo particolare sulle persone con livelli di istruzione bassi.

Il futuro della democrazia è inficiato dalle narrazioni del web?

Il confine tra la libertà di esprimersi, che è garantita sempre più anche grazie all’accessibilità diffusa ai social e al web in generale, e la corretta informazione, è molto labile. L’essere continuamente connessi dà non solo la possibilità di dire la propria su tutti i temi, il che non necessariamente un problema, ma consente anche ad avere accesso a notizie false.

Queste vengono spesso create ad arte per raggiungere scopi politici, polarizzare l’audience su temi controversi, sostenere o osteggiare cause che produrranno effetti reali in determinati ambiti. Il tema acquisisce un rilievo sempre maggiore nel dibattito pubblico, al punto che anche il Papa se n’è occupato di recente.

Come arginare la cattiva informazione

Il problema si fa più grave nel momento in cui le fake news travalicano il mondo dei social e si diffondono anche sui media tradizionali, togliendo spazio ed entrando in competizione con le notizie reali.

Tra le varie soluzioni prospettate per risolvere questo problema vi è quella di una autoregolamentazione dei social media e dei motori di ricerca web. Questa dovrebbe essere abbinata a una regolamentazione esterna, che però al momento non è una strada praticata in nessuna democrazia.

Il lavoro dell’Associazione Anti Truffa mira ad agire dal punto di vista dell’individuo, aumentando la consapevolezza dei singoli. Attraverso la sensibilizzazione sull’importanza di questi temi, si può determinare un aumento dell’attenzione e la conseguente capacità di discernere il vero dal falso.

Azione portata avanti soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, la cui tendenza a informarsi si risolve prevalentemente sui social.