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Come ben sappiamo, ogni anno migliaia di studenti decidono di studiare nel Regno Unito. Questo per molti motivi, ma a fare la differenza è senza dubbio l’alta qualità dell’insegnamento, l’ottima reputazione delle università britanniche e le maggiori opportunità lavorative rispetto al nostro paese. Un dato su tutti: nella classifica delle 200 migliori università al mondo, ben 30 si trovano nel Regno Unito (di cui 3 nella top 10). Ma vivere e studiare nel Regno Unito può essere molto costoso, quindi sarebbe opportuno per lo studente trovare un lavoro part-time che gli consenta di non pesare troppo sul bilancio familiare. Ma in tempi di crisi, trovare lavoro nelle città britanniche è più complicato di quanto si creda. L’offerta è certamente più elevata rispetto all’Italia, ma anche la competizione è maggiore. Quindi, è importante possedere un buon Curriculum Vitae ed annessa lettera motivazionale che aiutino lo studente a distinguersi dalla massa. Mettiamo in chiaro che chi decide di trasferirsi nel Regno Unito e non ha una buona conoscenza dell’inglese, non può aspirare certo a lavori d’ufficio…..ma dovrà cominciare da lavori più umili, molto spesso nel campo della ristorazione. Anche per un lavoro part-time (temporary job), la preparazione del CV richiede tempo e dedizione. Tra gli errori più comuni, al primissimo posto c’è l’utilizzo di un documento che non è compatibile con il formato inglese. Vediamo ora qualche utile consiglio per scrivere un efficace curriculum in inglese per un lavoro nel settore della ristorazione, ovvero quello che ad oggi presenta maggiore domanda e offerta.
1. Profile Statement
Innanzitutto, in un CV in inglese va inserito quello che oltremanica chiamano “Profile Statement“, ovvero quel prospetto che indica chi siete, il perché state cercando lavoro nel campo della ristorazione e quali abilità (skills) credete di poter apportare all’interno del ristorante, bar, pub, hotel, ecc. In questa fase cercate di non essere prolissi, ma di sintetizzare queste informazioni in 3-4 righe al massimo e scrivere solo quanto c’è di importante da comunicare. Se siete già laureati e cercate lavoro in un pub, sottolineate il lavoro di squadra che avete fatto all’università ma mai il titolo della tesi!
2. Key Skills
Dopo lo Statement, dovete elencare le vostre Key skills (abilità chiave), così da far capire immediatamente al datore di lavoro cosa sapete fare. Statisticamente, sono infatti solo 7 i secondi impiegati da un datore di lavoro per decidere se andare avanti con la lettura del vostro CV o cestinarlo! Quindi, inserite solo quelle competenze che realmente possedete (sapersi vendere va bene, mentire no!) e quelle che pensate siano rilevanti ai fini del lavoro per cui vi state candidando. Nel settore della ristorazione, ad esempio, si cercano skills quali customer care, lavoro di squadra, attenzione al dettaglio, motivazione ad apprendere cose nuove, entusiasmo e voglia di fare.
3. Work Experiences
Fatto questo, potrete passare alle Work Experiences, ovvero le vostre (eventuali) esperienze lavorative. In questa sezione vanno inseriti stages, volontariato, lavori pagati (o sottopagati!) sottolineando quelle skills che gli inglesi definiscono “transferable“, ovvero adattabili ad una diversa serie di lavori. Ad esempio, se in passato avete lavorato nelle vendite, potrete mettere in risalto le vostre customer care skills ma anche le sales skills: il “saper vendere” sarà importante anche per il lavoro di cameriere. Ad ogni modo, vi consiglio di non scrivere solo che eravate responsabili delle vendite ma anche (e soprattutto) di quanto avete incrementato le vendite grazie alle vostre idee e capacità. Ricordate che gli inglesi sono più pragmatici di noi e vogliono leggere per credere! Inoltre, gli achievements (risultati raggiunti) rappresentano il principale elemento che distingue un CV italiano da quello inglese. I curricula focalizzati sugli achievements hanno più possibilità di essere presi in considerazione rispetto a quelli senza alcun risultato raggiunto.
4. Education
Nella sezione Education (istruzione) vanno inseriti gli anni di studio, titolo di laurea e voto di laurea (eventuale), voto del diploma e le principali materie studiate. Non inserite l’elenco di tutti gli esami sostenuti.
5. Hobbies
Un’altra sezione che viene tenuta in considerazione dagli inglesi è quella degli “Hobbies”: più ne avete meglio sarà! Ovviamente, sarebbe opportuno dare maggior risalto agli hobbies che abbiano una certa affinità con il lavoro per cui vi state candidando. Ad esempio, se siete amanti della buona cucina e cercate lavoro come cameriere o cuoco, non dimenticatevi di inserirlo nel curriculum!
6. References
I contatti delle vostre referenze non vanno inseriti nel CV, ma sarà sufficiente scriverli a parte in una sezione chiamata “References available upon request“. Solo il seguito il datore di lavoro controllerà le vostre referenze per ricevere conferma della vostra professionalità (ovviamente, prima di offrirvi il lavoro!). Le vostre referenze possono essere professori di liceo o universitari, persone che vi conoscono da molto tempo (non parenti eh!), colleghi con i quali avete lavorato assieme su un progetto, il responsabile del vostro gruppo di volontariato… insomma, qualcuno che possa confermare la vostra serietà e che, soprattutto, parli un buon inglese.
Consigli Utili
Dopo aver redatto il curriculum, non vi resterà altro che trovare materialmente lavoro. I portali più utilizzati per tale scopo sono Gumtree (ma attenti, perché non tutte le offerte su questo portale sono serie ed attendibili!) e Reed. Oppure fatevi un giro per le strade ed entrate in qualche locale chiedendo se ci sono “vacancies“, ovvero dei posti vacanti. Chiedete sempre del manager e non dimenticate di sorridere!
Se non sapete come scrivere un CV in inglese o semplicemente volete accertarvi di averlo compilato nel modo corretto, potete far riferimento al portale CV&Coffee. Oltre ad essere specializzato nella stesura di CV, CV&Coffee offre a tutti i clienti 3 sessioni gratuite di orientamento al lavoro con le quali imparerete a cercare lavoro, scrivere una cover letter e affrontare i colloqui in lingua inglese.
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