Anche se in Italia non è ancora molto famoso, si tratta indubbiamente di un progetto molto utile ed ambizioso! Sto parlando di ResearchGate, il nuovo social network gratuito che si pone l’obiettivo di migliorare, semplificare ed allargare la comunicazione nella e della comunità scientifica internazionale. Nato da un’idea dell’imprenditore americano (ma berlinese d’adozione!) Ijad Madisch, conta già oltre 3 milioni di iscritti. Anche se questo numero può sembrare irrisorio rispetto ai suoi più illustri “colleghi”, sappiate che corrisponde a circa 1/3 dei ricercatori e scienziati di tutto il mondo!
L’utilità di questo importante progetto sta nel mettere in contatto le “menti” più illustri del nostro pianeta, favorendo la condivisione delle esperienze e le scoperte dei ricercatori anche se si trovano a migliaia di chilometri di distanza, parlano lingue diverse e sono attivi in materie totalmente differenti fra loro, assicurando quindi l’interdisciplinarità. Il tutto, in un modo molto semplice e veloce. Il social network è nato ufficialmente nel 2008 e, all’inizio, contava solo 2 dipendenti! In seguito si espanse notevolmente, anche grazie ad investimenti importanti fatti da facoltosi imprenditori. Uno di essi, il CEO di Microsoft Bill Gates, staccò personalmente lo scorso Giugno un assegno da $40 milioni per finanziare il progetto! Qualche settimana fa, anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ha promesso dei finanziamenti da parte del ministero della Ricerca scientifica. Tuttavia, lo scopo del fondatore e dei suoi colleghi è ora quello di guadagnare con annunci scientifici e un proprio mercato di prodotti per laboratorio rivolto agli iscritti di questa comunità virtuale. Come spiega lo stesso Madisch, “sul sito gli utenti pubblicano i risultati delle loro ricerche, aprono discussioni, si confrontano nei forum, stabiliscono contatti a livello personale o istituzionale: tutti, praticamente, cercano una soluzione ai loro problemi“. So cosa state pensando: perché un ricercatore o scienziato dovrebbe divulgare su un sito le proprie ricerche, correndo il rischio che qualcuno plagi il suo lavoro? Nonostante la forte competitività che caratterizza il mondo della ricerca, grazie a questo social essi sono sempre propensi a diffondere i risultati del proprio lavoro e nei tempi più rapidi possibili. Grazie a ResearchGate, infatti, il ricercatore o scienziato avrà la possibilità di pubblicare qualsiasi dato in tempo reale: a garanzia, riceverà un “timbro online” e un numero d’identificazione che servono a stabilire fin dal principio e senza dubbio alcuno la proprietà intellettuale della loro scoperta o ricerca.
Struttura Del Sito
Il sito internet del social network è suddiviso in 6 finestre interattive: Home, Researchers, Topics, Conferences e Literature, Jobs. Dopo aver creato il proprio profilo personale, in esso si potrà pubblicare il riassunto del proprio Curriculum Vitae, con particolare attenzione alle informazioni di contatto e alle esperienze accademiche fatte, un breve indice delle proprie pubblicazioni, le finestre dei gruppi e blogs a cui si è aderito, nonché una personale biblioteca nella quale si possono elencare e salvare le proprie pubblicazioni accademiche. La sezione Literature fornisce libero accesso alle pubblicazioni scientifiche e si basa sul principio dell’Open Access (accesso libero), così da aumentare la disponibilità e la visibilità di un lavoro già pubblicato; nella sezione è possibile anche operare un’autoarchiviazione nella quale viene mantenuta l’integrità del processo di peer-review e di altre misure di controllo di qualità collegati alla pubblicazione in un articolo. Nella sezione Conferences vi è la possibilità di postare l’evento (conferenza scientifica su un dato argomento) anche nel portale, di modo da ottenere maggiore visibilità, creare una comunità di followers interessati alla conferenza e di mantenere contatti in maniera professionale anche al termine dell’evento, avendo la possibilità di pubblicare gli abstract in Open Access nella parte “sessions”. Ma non è tutto! ResearchGate offre anche la possibilità ai suoi iscritti di utilizzare una bacheca con offerte di lavoro e programmi di dottorato internazionali: le offerte di lavoro possono essere filtrate attraverso parole chiave, posizione e paese. Insomma, un sito utilissimo e ben strutturato.
Risultati Conseguiti
Anche se online da pochi anni, il sito ha già conseguito degli importanti successi scientifici! Uno fra questi, è quello di un matematico messicano che tramite la piattaforma è riuscito a trovare un “collega di ricerca” con il quale ha scoperto la soluzione del cosiddetto problema di Troesch, attraverso il quale si descrive il comportamento delle molecole di gas all’interno di uno spazio limitato. Ma non solo. In un altro forum di ResearchGate sono entrati in contatto un professore di Chimica Organica dell’Università di Cordoba (Spagna) e uno studente filippino: la loro collaborazione e il continuo scambio di ricerche, ha portato allo sviluppo di un nuovo catalizzatore per carburante biologico ricavato dal comune olio di mais usato per cucinare!
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