Nuove frontiere per la lingua tedesca

Secondo quanto affermato in un articolo comparso lo scorso 20 novembre sul sito University World News, la Germania si sarebbe posta l’obiettivo di innalzare il profilo della lingua tedesca in un ambiente accademico multilingue.

Nel corso di una 3 giorni organizzata dal Servizio Tedesco di Scambio Accademico (DAAD), l’Institut für Deutsche Sprache (IDS) e il Goethe Institut, il presidente federale Christian Wulff ha sottolineato l’importanza di promuovere il multilinguismo e l’affermarsi del tedesco come lingua straniera. “Al fine di aprire la Germania ai giovani accademici stranieri, dovremo incentivare una scienza e una ricerca d’eccellenza, in modo da favorire il superamento della barriera linguistica”, ha aggiunto Wulff.

La lingua tedesca ha giocato un ruolo chiave nelle scienze e nelle discipline umanistiche nel corso dei secoli. Ludwig M. Eichinger, direttore dell’IDS, ne ha descritto la crescente importanza nel secolo 18° e 19°. Il tedesco aveva raggiunto all’epoca “una posizione unica affermandosi nelle università appena formate con lo spirito di Alexander von Humboldt”. Attualmente, invece, appena l’1% delle pubblicazioni scientifiche sono in tedesco. Mano a mano poi che le Università si sono integrate a formare reti internazionali, l’inglese ha subito un ulteriore impulso a costituirsi come lingua franca.

La conferenza mirava a valutare il ruolo delle lingue nelle attività universitarie e ad individuare delle modalità per realizzare il multilinguismo tra gli accademici.
Il presidente di DAAD, Max Huber, considera il multilinguismo come “l’approccio ideale per l’integrazione di studenti ospiti e degli accademici”, perché, proprio grazie ad un approccio multilingue è possibile “garantire la diversità di prospettive nel dibattito accademico” e allo stesso tempo affermare “una percezione internazionale e nazionale della ricerca e dell’insegnamento”.

Il presidente del Goethe Institute, Klaus-Dieter Lehmann, ha riferito che la sua organizzazione stava mettendo in campo enormi sforzi per stabilire il tedesco come lingua straniera all’estero. Nella sola India, il tedesco era stato introdotto a più di 1.000 scuole secondarie superiori. Centri di lingua tedesca sono stati stabiliti con successo anche in Cina. “E’ perciò altamente demotivante rendersi conto che la conoscenza della lingua tedesca non sia assolutamente necessaria per lavorare in università e presso gli istituti di ricerca, anche quando si tratta di comunicare con i colleghi in Germania”, ha detto Lehmann.

Secondo Peter Funke, vice-presidente della Fondazione tedesca per la ricerca (DFG), la lingua usata in accademia dovrebbe inoltre dipendere dal tema di volta in volta affrontato. “In particolare le scienze umanistiche acquisiscono valore grazie alle proprie rispettive lingue”, ha commentato Funke, che ha anche richiesto maggiori sforzi e incentivi per favorire l’apprendimento delle lingue straniere. Funke ha contribuito a sviluppare il Master Europeo delle Culture classica: secondo lui, gli studenti dovrebbero studiare in almeno due università di paesi diversi con lingue diverse, affrontando di volta in volta le lingue dei paesi dove studiano.

Il Servizio Tedesco di Scambio Accademico è l’organizzazione più grande al mondo per ciò che concerne i finanziamenti per lo scambio internazionale di studenti, scienziati e studiosi. Il Goethe-Institut è l’organizzazione culturale diffusa in tutto il mondo e offre corsi di lingua in una vasta gamma di paesi. L’Institut für Deutsche Sprache è un istituto non universitario per la ricerca sulla lingua tedesca.

La conferenza si è tenuta presso la miniera di carbone Zollverein, un complesso industriale divenuto patrimonio UNESCO dell’umanità nel cuore ex-industriale della Germania, nella regione della Ruhr. Sostenitori conferenza sono stati inoltre la Conferenza dei Rettori e la Fondazione Alexander von Humboldt.

Fonte: universityworldnews.com

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1 commento

  1. Io credo che sia necessario rivalutare il tedesco, che è una lingua complessa ma molto arricchente e che vanta un passato indubbiamente significativo a livello europeo . Ed è giusto anche insistere sul fatto che gli studenti universitari di oggi, soprattutto quelli impegnati nelle materie umanistiche, imparino a lavorare con più di una lingua. Io sono italiana, ma ho studiato in Polonia, Francia e ora nel regno unito. L’anno prossimo mi sposterò in Germania e mi sto dando da fare per apprendere al meglio questo idioma. Bisogna tener conto che con internet ognuno di noi dispone della possibilità di apprendere praticamente a costo zero. Occorre profittare al massimo di questa grande occasione. Io al momento utilizzo questo website: 12speak.com dove arricchisco il mio vocabolario e chatto con madrelingua. Inoltre, monitoro i miei progressi in tutte e tre le lingue che studio e questo favorisce un approccio multidisciplinare. Dateci un’occhiata! CI sono molto altre risorse in rete. Qualcuno ne conosce altre che ritiene valide? Grazie

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