Le ultime opportunità lavorative dalla Svizzera! Più precisamente, dall’Università della Svizzera italiana (che ha sedi a Lugano e Mendrisio): dall’ateneo fanno sapere che, secondo i dati ricavati da uno studio della Commissione Europea, entro il 2015 in tutta Europa serviranno 700.000 informatici e hanno lanciato di recente una “campagna di reclutamento” per convincere i giovani a scegliere questa carriera. Lo slogan della campagna, infatti, recita “Per un futuro assicurato, studia Informatica“. In Svizzera, dove si apriranno 36.000 nuove posizioni nel settore, per gli informatici si prospettano inoltre un lavoro certo e stipendi sopra la media: ben 7.000 franchi svizzeri (5.600 Euro) al mese!!
Nello specifico, il settore informatico è il 5° più importante della Svizzera ed è uno di quelli che offre più possibilità di lavoro. Anche se i dati sono simili anche nel resto d’Europa, negli ultimi anni solo il 18% dei diplomati europei ha scelto di iscriversi ad Informatica! E da questo dato si è materializzata l’idea di questa particolare “campagna acquisti”, sulla quale avrà influito anche il fatto che l’Italia è uno dei Paesi UE con il più alto tasso di disoccupazione giovanile (circa il 40%!!). Per molti nostri connazionali, infatti, la prospettiva di un lavoro sicuro e ben pagato in Svizzera potrebbe essere più che allettante. Tuttavia, la campagna promossa dall’Università della Svizzera potrebbe sembrare al limite del paradossale se si pensa che nella Confederazione Cantonale (dove il tasso di disoccupazione giovanile è stabile al 3%) il bisogno di lavoratori stranieri è sì forte, ma la loro presenza è strenuamente osteggiata da formazioni politiche estremiste come la Lega dei Ticinesi, che vedono i lavoratori non autoctoni (soprattutto gli italiani!) come “usurpatori e parassiti”! E per questa loro posizione estremista, riscuotono spesso grandi consensi alle elezioni. Anche se nell’ultimo anno i lavoratori italiani in Svizzera sono quasi raddoppiati (nel 2012 i nostri connazionali che lavoravano nel paese elvetico sono stati più di 8.000, il doppio rispetto al 2011!), le campagne di propaganda contro immigrati e frontalieri promosse dai partiti più nazionalisti si sono fatte sempre più aggressive! Questo soprattutto perché i quasi 60.000 frontalieri, che varcano ogni giorno il confine per andare a lavorare nel Canton Ticino grazie al minor costo della vita nelle aree di residenza, accettano stipendi inferiori……causando così un dumping salariale (accettare un salario inferiore al minimo garantito per legge).
Per concludere, anche se la Svizzera ha un disperato bisogno di giovani informatici, l’avanzare di queste forme di razzismo (prospettive lavorative e stipendi a parte) pone delle serie ombre sul futuro di chi deciderà di emigrare nel paese elvetico.
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