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5/08/2010. Nei giorni scorsi è stata approvata la riforma universitaria contenuta nel ddl Gelmini. Via libera del Senato che ha approvato il provvedimento con 152 voti favorevoli, 94 contrari e un astenuto.
In sintesi questa riforma Universitaria mira a stoppare le baronie, a dare più spazio ai giovani e a premiare le Università più virtuose:
Trasparenza nei concorsi
Nel reclutamento dei professori universitari le commissioni che giudicheranno i candidati, professori universitari di prima e seconda fascia, saranno composte, a differenza di quanto accadeva prima, da 4 professori che verranno sorteggiati da commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare oggetto del bando e da un solo professore ordinario che viene nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando. Così si evita il rischio do interferenze nei concorsi e si incoraggia alla partecipazione un numero più ampio di candidati.
Reclutamento dei ricercatori
Le commissioni che andranno a giudicare i diversi candidati al concorso
saranno costituite da un professore ordinario o associato nominato dalla
facoltà che richiede il bando e da 2 professori ordinari risultati dal sorteggio tra i professori appartenenti al settore disciplinare
oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà secondo parametri riconosciuti internazionalmente.
Più ricercatori nelle Università
Per favorire l’assunzione dei giovani ricercatori, il blocco del turn over dal 20% viene elevato al 50% delle risorse senza alcuna limitazione numerica.
Delle potenziali assunzioni presso le Università, almeno il 60% dovrà essere riservato ai nuovi ricercatori.
Tuttavia, le università con una spesa per il personale molto alta (ciòè superiore al 90% dello stanziamento statale) non potranno effettuare nuove assunzioni.
Le università che spenderanno più del 90% dei finanziamenti statali in stipendi non potranno bandire concorsi per personale dell’amministrazione, per docenti, o per ricercatori.
Gli enti di ricerca sono esclusi dalla riduzione del 10% dell’organico e potranno assumere più ricercatori.
Maggiori Finanziamenti alle Università più virtuose
Più finanziamenti alle Università migliori: quelle con offerta formativa, con qualità della ricerca scientifica, e con qualità, efficacia (minimizzazione dei costi) ed efficienza delle sedi.
Le università più virtuose verranno riconosciute tali attraverso i
parametri di valutazione Civr (Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca) e Cnvsu (Comitato nazionale valutazione del sistema universitario).
Borse di Studio ai più Meritevoli
Ai ragazzi più meritevoli e a basso redditto sarà destinato l’incremento di 135 milioni di euro.
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