L’inizio della carriera da studenti universitari rappresenta di per sé un momento importante della vita di ciascuno, ma per qualcuno rappresenta anche un cambiamento totale, non solo di istituto, studio o amicizie, ma anche di vita.
Sono molti, infatti, gli studenti fuori sede, che per frequentare la facoltà che più amano sono costretti a lasciare la propria città per trasferirsi nei pressi dell’ateneo prescelto.
Oltre quindi a organizzare piani di studio e lezioni, questi studenti si trovano a dover affrontare anche un altro aspetto fondamentale: la scelta dell’alloggio.
Purtroppo in Italia sono ancora poche le università che dispongono di un campus per gli studenti e quindi è necessario scegliere dove vivere durante il proprio ciclo di studi.
Questa scelta è senza dubbio importante e complessa e va fatta tenendo in considerazione diversi aspetti.
La prima parola chiave da prendere in considerazione è “condivisione”. Condividere un appartamento con altri studenti, infatti, permette di dividere le spese. D’altra parte significa anche condividere spazi con altre persone, organizzare una vita comune con attenzione alle esigenze e alle abitudini di tutti e questo non sempre è facile. Non tutti possiedono spirito di adattamento e quindi spesso la convivenza può diventare stressante, se non addirittura impossibile. Il consiglio, se possibile, è quello di scegliere persone che si conoscono e con cui si sa di poter avere una certa intesa. Questo senza dubbio permette di evitare alcuni problemi.
In certi casi può essere strategico valutare se affittare un appartamento così detto “student-friendly”. Si tratta di appartamenti riservati agli studenti, situati di solito in zone universitarie, con prezzi quindi accessibili e spazi adatti. Quale può essere l’inconveniente di questa scelta? Che questi appartamenti sono concepiti in strutture “stile college” (anche se con maggiori spazi, libertà e privacy) e quindi possono essere rumorosi e poco tranquilli.
Un’ottima tattica prima di scegliere può essere quella di chiedere consiglio e confrontarsi con chi ha già vissuto l’esperienza del “fuori sede”: un consiglio molte volte può essere di grande aiuto.
Una volta fatte le prime valutazioni, aver definito un budget, aver trovato quello che fa per voi e aver scelto i coinquilini è il momento di firmare il contratto.
Questo è un passo fondamentale perciò non va assolutamente compiuto con leggerezza. Prima di firmare bisogna leggere con attenzione ogni passaggio del contratto, comprese le clausole scritte in piccolo. Se qualcosa risulta poco chiaro è importante chiedere spiegazioni, anche a qualcuno di fiducia. Un consiglio è quello di diffidare sempre da soluzioni che appaiono “troppo belle per essere vere”, spesso nascondono qualche fregatura.
In realtà l’impresa sembra piuttosto ardua, ma se affrontata con lo spirito giusto, organizzazione e attenzione può essere un’esperienza di vita e di crescita personale.
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