In questo periodo si aprono i bandi per l’Erasmus e molti studenti staranno valutando la possibilità di intraprendere questa esperienza. Ovviamente, come tutte le scelte importanti, anche questa comporterà un periodo di riflessione, di domande, dubbi, ma anche di tanta voglia di provarci.
Proprio per questo, al di là della burocrazia e dei “dettagli logistici”, che ogni università affronta secondo le proprie procedure, proponiamo la testimonianza diretta di una studentessa che alcuni anni fa ha deciso di trascorrere sei mesi all’estero proprio con l’Erasmus.
Grazie mille Francesca per aver accettato il mio invito e partiamo con la prima domanda: in cosa ti sei laureata?
R: Economia
D: in che stato hai fatto l’Erasmus?
R: Germania
D: presso quale università?
R: Freie Universität Berlin a Berlino
D: quali sono i requisiti che uno studente deve avere per poter partecipare all’Erasmus?
R: molti variano da università a università. Presso la facoltà di economia dell’Università Milano Bicocca non si può partire al primo anno, si deve, infatti, aver ottenuto un determinato numero di cfu prima di consegnare la domanda per il bando e si deve avere una certa media (che varia a seconda del corso di studio e che va a sommarsi ad altri criteri valutativi). Non mi pare che vi siano altri requisiti particolari.
D: è un’esperienza che consiglieresti?
R: lo consiglierei certamente, è un’esperienza unica, che ti permette di crescere a livello personale e non solo….almeno per me. E’ stato un modo per confrontarmi con me stessa, partire per sei mesi da sola senza conoscere nessuno e nulla di quello che avrei trovato mi ha permesso di dimostrare a me stessa quanto io valga e avere la conferma che posso camminare con le mie gambe!
D: è stato facile tornare?
R: personalmente no. Anche solo in sei mesi cambiano le tue abitudini, ti prendi i tuoi spazi, quando torni a vivere in famiglia devi riadattarti, all’università i compagni hanno fatto gruppo e ti devi reinserire… Può sembrare assurdo ma il primo giorno ti viene difficile persino capire/parlare la tua lingua madre. Inoltre hai visto nuove realtà a volte migliori del nostro Paese e inizi a domandarti il perchè!
La voglia di partire è sempre lì in un angolino e ogni tanto salta fuori nonostante siano passati 6 anni dalla mia esperienza di Erasmus.
D: da come ne parli sembra che sia stato tutto facile, ma ci sono delle difficoltà da affrontare e quali sono?
R: le difficoltà ci sono, anche prima di partire, per dirne solo una anche solo i documenti che si devono fare (la burocrazia italiana non è la migliore!), poi comunicare a parenti e amici la decisione di prendere e andarsene per mesi… non tutti la prendono bene! Quando poi si è sul posto, i primi giorni ci si trova spaesati, bisogna comunque conoscere persone nuove, capire un’altra realtà. E al ritorno… le difficoltà esposte prima.
Rileggendo quello che ho scritto sembra quasi che ci siano più difficoltà da affrontare che vantaggi nell’esperienza Esrasmus, ma non è assolutamente così!!! Quando poi sei lì è incredibile, vieni travolto dalla nuova realtà senza neanche rendertene conto: nuovi amici, nuovi compagni, nuove esperienze….Sono convinta che io non sarei quella che sono ora senza l’esperienza di Erasmus.
D: e infine chiudiamo con un consiglio per gli studenti che vogliono provarci.
R: non perdete la possibilità di intraprendere questa nuova e meravigliosa esperienza!
Un grazie di cuore a Francesca Busetti che ha deciso di condividere la sua esperienza con Erasmus.
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