L’Agenzia delle Entrate ha recentemente reso noto l’istituzione di concorsi pubblici per l’assegnazione di 1100 nuovi posti di lavoro destinati a laureati nel prossimo triennio (2015-2016-2017). I primi bandi del concorso saranno pubblicati a partire dal prossimo mese di Giugno. In particolare, i nuovi funzionari svolgeranno funzioni riguardanti soprattutto l’applicazione della disciplina sull’emersione del “sommerso” e il rientro dei capitali detenuti all’estero, ovvero quelli riguardanti le attività e le rendite oltreconfine.
In un periodo dove la disoccupazione ha raggiunto livelli record, è abbastanza ovvio che le richieste saranno tantissime. Tuttavia, anche se i posti disponibili sono molti, la selezione sarà durissima. I candidati affronteranno due prove scritte e i migliori in graduatoria avranno accesso al tirocinio teorico-pratico. Coloro che saranno ritenuti vincitori del concorso, infatti, avranno diritto a partecipare ad un tirocinio formativo della durata di 6 mesi (retribuito). Lo stipendio si aggira intorno ai 1400 Euro mensili netti. Al termine dei 6 mesi di “prova”, è previsto l’esame finale al cui superamento il candidato sarà assunto presso l’Agenzia delle Entrate con contratto a tempo indeterminato. Per candidarsi al concorso è necessario mantenersi aggiornati sulle novità attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, nella pagina dei concorsi attivi. Il titolo di studio richiesto dovrebbe essere la laurea in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio o lauree equipollenti per legge.
Cosa Studiare
La prima prova sarà di tipo tecnico-professionale e implica uno studio approfondito del programma d’esame che verrà indicato nel bando di concorso. Tuttavia, sarebbe opportuno focalizzare lo studio sulle normative riguardanti il Diritto Tributario, la Contabilità, il Diritto Amministrativo, Commerciale e Civile. All’ultimo concorso le domande erano 80 e riguardavano materie come Statistica e di Diritto Penale. Anche se i criteri di selezione non dovrebbero cambiare, le domande su queste materie dovrebbero essere di numero inferiore quest’anno: tuttavia, proprio perché sono materie meno conosciute, potrebbero essere il terreno ideale nel quale fare la differenza rispetto agli altri partecipanti. Nello studio, potete aiutarvi con i manuali: in commercio ve ne sono tantissimi e riescono a fornire una preparazione di base su tutte le materie. Questi libri consentono inoltre di velocizzare la preparazione. Può anche essere molto utile simulare la prova con le domande dello scorso concorso, prestando sempre attenzione al tempo (80 minuti-80 domande, 1 domanda al minuto!) e poi autovalutandosi.
La seconda prova è quella definita “oggettiva-attitudinale” ed è composta da quiz di ragionamento verbale, logica e matematica. È molto importante fare pratica con questo tipo di quiz, così da diventare più veloci nelle risposte. Ci si può esercitare anche con i test presenti sul sito del Ripam: in questo portale governativo, che si occupa dei concorsi delle amministrazioni statali, potrete scaricare ben 7200 domande! Esistono inoltre dei libri specifici pubblicati da case editrici specializzate in questi test: Alphatest, Maggioli e Simone sono le più famose. Per superare la seconda prova, sarà fondamentale essere allenati ad affrontare i rompicapo logici. Come con i rebus o le parole crociate, più ne farete più diventerete veloci a risolverli. Ed essere veloci in questo tipo di test significa avere più possibilità di rispondere a un numero maggiore di domande ed aumentare così le probabilità di superare la prova. In bocca al lupo!
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