E’ proprio vero che gli esami non finiscono mai! Lo avranno pensato molti studenti che, dopo poche settimane dalla maturità, si sono trovati ad affrontare i test di ammissione all’università.
Sono molte infatti le facoltà a numero chiuso che prevedono il superamento di un test preliminare che ne permetta l’accesso. Questo è un passo che può segnare il futuro professionale di molti ed è quindi importante arrivare preparati e dare il meglio di sé.
La prima cosa da sapere è che, per le future matricole, la prova da superare è somministrata sotto forma di test, cioè tramite quesiti a risposta multipla. In Italia si tratta di uno strumento ancora poco diffuso, per questo gli studenti non sono abituati a confrontarsi con tale metodologia valutativa.
Proprio per questo è fondamentale esercitarsi molto, avvalendosi di strumenti adatti, quali volumi che raccolgono test di esempio. Sono diverse le collane editoriali che pubblicano questi volumi, alcune specializzate per singola facoltà, altre per diverse.
Questa preparazione permette di conoscere i contenuti delle prove d’esame, esercitarsi su quesiti effettivamente assegnati, sviluppare le capacità di ragionamento logico per affrontare qualsiasi prova e apprendere nozioni e strategie che possono contribuire a migliorare la prestazione.
In tal modo, davanti alla prova d’esame, il candidato ha il vantaggio di sapere cosa aspettarsi e come affrontare il test.
La prova vera e propria ha una durata che varia a seconda delle facoltà tra i 60 e i 120 minuti e si compone di un minimo di 80 quesiti fino a un massimo di 120.
Fondamentale è quindi concentrarsi sul lavoro, focalizzare la propria attenzione e valutare al meglio le tempistiche, senza attardarsi sulle domande che creano difficoltà o indecisione.
E’ importante, a inizio della prova, prestare attenzione alle indicazioni della commissione, che comunica il peso, in termini di punteggio, di ogni risposta corretta, errata o nulla. In certi casi, infatti, le risposte sbagliate possono generare una penalità.
Un’altra accortezza particolare è quella di riempire sempre completamente lo spazio riservato alla risposta corretta, senza però oltrepassarne i bordi. Questa sembra una banalità, ma poiché i test vengono corretti da lettori automatici, è una attenzione fondamentale perché la registrazione delle risposte avvenga correttamente e il test non subisca alterazioni per un fattore “tecnico”.
Ovviamente queste sono indicazioni di carattere generale, è però importante non sottovalutare tutti questi dettagli che vengono ampliamente illustrati sia da alcuni manuali, sia in sede di test, prima dell’avvio della sessione.
Allo stesso modo non bisogna prendere sotto gamba la burocrazia, anche una piccola mancanza del rispetto delle norme previste, può infatti invalidare la prova d’esame. Questa severità cerca di garantire una perfetta uniformità di svolgimento e giudizio per ogni candidato.
In linea di massima, comunque, ci sono pochi accorgimenti che permettono, con facilità, di migliorare la performance nello svolgimento dei test, in quanto, pur variando le prove di anno in anno, esse sono composte sempre secondo la stessa logica.
Bisogna quindi tenere presenti i seguenti punti:
- valutare con attenzione il tempo a disposizione per la risoluzione di ogni quesito
- evitare gli errori riguardanti le procedure e le istruzioni iniziali;
- procedere con calma e metodo nella risoluzione di ogni quesito;
- leggere attentamente la domanda, cercando di capirne il vero significato e scegliere quindi la risposta adatta tra quelle proposte;
- contrassegnare la risposta direttamente sulla scheda delle risposte, prestando attenzione alle modalità.
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