L’esame di Diritto Privato viene considerato, da sempre, come uno degli esami più difficili in assoluto. Tutti gli studenti concordano nel definirlo come una prova dura: per altri invece è una materia noiosa e persino inutile! Beh, sicuramente si può affermare che, nella vita, ci sono molte cose più divertenti e stimolanti che studiare il diritto privato! Bisogna però farsene una ragione! Così, nell’articolo di oggi, vorrei darvi alcuni consigli che ritengo siano molto utili prima di iniziare a studiare questa difficile materia.
Tanto per cominciare, diffidate da coloro che vi dicono che questa materia sia formata solo da un insieme di norme da imparare a memoria! Il Diritto Privato è basato su tutte quelle regole che disciplinano i comportamenti che devono tenere le persone nei loro reciproci rapporti. E’ infatti formato da quelle norme che definiscono i diritti e i doveri di ogni persona nei confronti delle altre. Dovete sapere che i rapporti giuridici fra le persone sono vari e complessi: un sistema normativo che si propone di disciplinarli deve perciò necessariamente essere retto da una logica, ovvero da un ordine quasi geometrico. Ciò che si chiede prima di tutto allo studente, è quello di comprendere la logica del sistema e di apprenderne le regole fondamentali. Adesso vi illustrerò un esempio che vi potrà aiutare ad evitare un metodo errato nello studio del diritto privato. Immaginate una persona che voglia imparare a muoversi fra le strade di una città che non conosce. Immaginate che segua questo metodo: prendere l’ordine alfabetico delle vie e imparare a memoria il percorso da seguire per raggiungere ciascuna di esse a partire dalla piazza del municipio. Questo, ovviamente, sarebbe uno sforzo immane e del tutto inutile! Qualunque persona sensata, seguirà quindi un metodo ben diverso: si procurerà la mappa della città ed inizierà ad individuare i quartieri, cercherà poi le strade principali che conducono da un quartiere all’altro. Solo dopo questa prima fase analizzerà ogni singola zona più nel dettaglio, partendo dalle zone centrali o da quelle in cui pensa di doversi recare con maggiore frequenza; sempre, girando per le strade della città, porterà con sé la mappa.
Spesso gli studenti di diritto privato fanno proprio come colui che studia lo stradario a memoria: fanno uno sforzo sovrumano per memorizzare nozioni del tutto inutili e rifiutano con tenacia di comprendere la logica del sistema e di utilizzare lo strumento del codice civile come una mappa per conoscere il diritto privato. La comprensione della logica di fondo del sistema e del fondamento razionale di ogni norma rende il più delle volte superfluo qualunque sforzo di memorizzazione. Sulla base di queste premesse possiamo cercare di elaborare i 10 comandamenti per la preparazione dell’esame di diritto privato.
I 10 comandamenti dell’esame di Diritto Privato
- Non verrà mai richiesto allo studente di ripetere a memoria il testo di una norma.
- Non verrà mai richiesto allo studente di dire quale articolo del codice contenga una data norma.
- Verrà sempre permesso allo studente di utilizzare il codice durante l’esame.
- Verrà considerato un grave errore non sapere ritrovare nel codice le norme relative all’argomento oggetto dell’esame.
- Verrà considerato un grave errore non sapere in quale ordine le diverse materie siano trattate nel codice.
- Dovete assolutamente essere in grado di applicare una regola ad un problema pratico.
- Lo studente deve essere in grado di definire con precisione le nozioni su cui verrà interrogato.
- Lo studente deve essere sempre in grado di chiarire con un esempio qualsiasi problema che ha esposto in modo teorico.
- Ricordate che la proprietà di linguaggio sarà fondamentale nella valutazione finale.
- Lo studente deve sempre interrogarsi sul fondamento razionale delle norme, cioè sulla ragione che ne giustifica l’esistenza all’interno del sistema.
Buono studio e in bocca al lupo per l’esame!
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