L’Università in Toscana

A distanza di quasi dieci anni dall’introduzione dei corsi universitari sul modello del cosiddetto tre più due, uno studio dell’Irpet, l’Istituto regionale –toscano- per la programmazione economica, presentato a Firenze, rende conto dei risultati di una riforma che a suo tempo subì aspre polemiche.
Dall’indagine emerge che circa il 60% di chi consegue una laurea triennale si iscrive poi alla specialistica. Il 18% abbandona gli studi al primo anno, il 7% rimane iscritto ma non consegue crediti (in sostanza non fa esami), mentre il 25% decide di abbandonare entro il secondo anno, dato questo che si abbassa nelle facoltà a numero chiuso.

Se si confrontano i numeri pre e post riforma, si può notare un peggioramento del 5% del rischio di abbandono. Solo il 37% degli immatricolati consegue una laurea triennale entro 5 anni e solamente un risicato 6% quella di secondo livello: dopo 6 anni la percentuale sale rispettivamente al 42% e al 13%.
Nelle università toscane, dal 2000 al 2008 gli iscritti sono aumentati del 10%, mentre i corsi di laurea si sono implementati del 231%. L’80% dei corsi di laurea specialistica hanno meno di 10 studenti, il 60% meno di 5. Questo dato, che se da un lato è utile per raggiungere una migliore formazione degli allievi, dall’altro è un lusso (o uno spreco), che con le attuali risorse gli atenei non possono più permettersi.

Iscriviti alla Nostra Newsletter
Riceverai una notifica ogni volta che pubblichiamo un nuovo articolo
icon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *