Verso la fine di Gennaio 2013, potrebbe concludersi la pratica dello stage a costo zero! Infatti, per quella data, è prevista l’entrata in vigore di una delle linee guida della nuova Riforma del Lavoro. Per gli stagisti vi sarà una retribuzione minima di 400 Euro al mese e tetto massimo per tutto il periodo del tirocinio. Quello che fino a poco tempo fa si limitava a un’esperienza molto semplice e spesso di dubbia utilità (i famosi addetti alle fotocopie!!), negli ultimi anni si è sempre più trasformato in un lavoro vero e proprio……ma senza alcuno stipendio e, in più della metà dei casi (il 52,4% secondo l’ultimo studio dell‘Isfol e dalla Repubblica degli stagisti), senza nemmeno un euro di rimborso spese!
Dopo l’approvazione, la scorsa estate, della riforma del mercato del lavoro tanto desiderata dal ministro Fornero, la scorsa settimana è arrivata in commissione lavoro della Conferenza Stato Regioni la bozza di linee guida definita dal ministero del Welfare che prevede una “retribuzione” minima per i tirocinanti fissata a non meno di 400 euro lordi al mese da corrispondere allo/a stagista. Certo non è una grande somma, ma sempre meglio di niente! Secondo la legge Fornero, infatti, per gli stage deve essere riconosciuta una “congrua indennità, anche in forma forfettaria, in base alla prestazione svolta“. Una somma che deve essere fissata entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge. Il termine dei 6 mesi scadrà a fine gennaio e il via libera dovrebbe arrivare alla prima Conferenza Stato-Regioni dopo le festività, presumibilmente il 24 Gennaio. Nell’ultima bozza discussa salta però l’importo massimo stabilito per gli stagisti, per non mettere fuori legge quella piccola percentuale di persone (circa il 5,3%) che ricevono oltre 750 euro al mese! Ma la riforma prevede anche un limite massimo al periodo di stage. Il tirocinio standard non potrà superare i 6 mesi, mentre quello di reinserimento al lavoro, riservato ai disoccupati e ai cassaintegrati, non potrà essere superiore a 1 anno. Inoltre, il tirocinio riservato ai disabili non dovrà durare oltre i 2 anni. Questi termini, in ogni caso, non potranno essere prorogati. Non sarà inoltre più possibile fare più di uno stage dallo stesso datore di lavoro e sono stati stabiliti anche i tetti al numero di stagisti in base alle dimensioni dell’azienda. Si parte da un solo stagista per le imprese che hanno fino a 5 dipendenti, mentre le aziende senza dipendenti potranno avere dei tirocinanti solo se appartengono al settore dell’artigianato.
In ogni caso, per l’entrata in vigore della riforma si dovrà comunque aspettare il parere delle Regioni, che hanno la competenza esclusiva in materia di tirocini e formazione professionale. Per l’enorme numero di stagisti (500.000 nel solo 2011!) non si tratterà della fine di quello che da più parti viene definito “sfruttamento”, ma almeno ci sarà l’obbligo di una retribuzione minima. E, di questi tempi, non è certamente un male!
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