Prendere una laurea in Italia può costare davvero tanto. Negli ultimi tempi le tasse universitarie hanno infatti raggiunto livelli altissimi e non sempre le famiglie meno abbienti riescono a sopportare tale spesa. Se fino a qualche tempo fa queste affermazioni potevano essere considerate mere “supposizioni”, adesso il fatto è stato acclarato da un’indagine ufficiale condotta dall’Unione Europea e che prende il nome di Rapporto Eurydice.
Tasse Universitarie: Il Rapporto Eurydice
Lo studio è stato condotto sulla base dell’ammontare delle tasse richieste da ogni ateneo dei paesi UE e le possibilità offerte alle famiglie meno bisognose attraverso politiche di tutela del diritto allo studio. Il risultato finale è che l’Italia è risultata essere una delle nazioni europee più care dal punto di vista delle tasse universitarie e che le borse di studio rilasciate sono davvero pochissime!
La principale conseguenza si è avvertita soprattutto negli anni post crisi, ovvero quando si è assistito ad un brusco calo degli iscritti o dell’aumento degli abbandoni. La laurea è per molti diventata un “bene di lusso”, un’utopia impossibile da raggiungere a causa delle spese troppo elevate e non alla portata di tutti. Se a questa aggiungiamo le scarse agevolazioni, il quadro generale diventa davvero sconfortante.
Ma il dato che lascia basiti è il confronto con le università estere. In Germania non si paga nulla, mentre in Francia “solo” il 61% degli iscritti è tenuto a versare le tasse. In Italia questa percentuale arriva al 90%! Ma non solo nel nostro paese è difficile ottenere l’esonero dalle tasse universitarie, ma è raro non pagare rette salatissime: mediamente, l’iscrizione annuale ad un corso costa € 1.316. Dato che fa registrare un +4,3% rispetto a quello rilevato lo scorso anno (€ 1.262). Anche la Spagna ha delle tasse universitarie molto alte, in media di € 1.213 annuali per l’iscrizione ai corsi di primo livello. Ma rispetto noi, gli studenti spagnoli tenuti a pagare la retta sono il 71%. In Europa, le tasse più alte si pagano in Olanda e nel Regno Unito.
Borse di Studio
Ma l’Italia si trova agli ultimi posti anche per quanto riguarda il numero di borse erogate. A differenza di quanto succede in Germania, dove uno studente su quattro ha diritto (e riceve) una borsa di studio, o in Francia, dove la percentuale sale al 40%, in Italia vengono erogato solo al 9% degli studenti! In Spagna, invece, viene garantito un contributo economico per il diritto allo studio al 30% degli studenti universitari. Anche nei paesi scandinavi è frequente che gli studenti ottengano una borsa, nonostante in Danimarca, Finlandia e Svezia non è previsto il pagamento delle tasse universitarie.
E la situazione in Italia non sarebbe destinata a migliorare. La Legge di stabilità 2018, infatti, non dovrebbe prevedere un incremento dei finanziamenti per garantire il diritto allo studio a tutti.
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