La tesi di laurea rappresenta il culmine della carriera universitaria di uno studente. Generalmente, esistono 2 tipi di tesi: quella compilativa e quella sperimentale. La tesi di laurea compilativa consiste nella raccolta di informazioni da molte fonti, che poi verranno riassunte e rielaborate ai fini del proprio discorso. Ma le informazioni reperite per la tesi non possono essere considerate innovative, ma rappresentano semplicemente un’interpretazione di quanto già detto da altri. Discorso inverso per le tesi di laurea sperimentali, che invece sono formate da un utilizzo più originale delle fonti. Una tesi sperimentale è la sperimentazione di un metodo innovativo, una ricerca che può prevedere campionamenti, analisi quantitative e qualitative eseguite in laboratorio secondo metodi scientifici riproducibili. Quindi, la tesi o parte di essa, tenderà a dire qualcosa di diverso rispetto a quanto è già stato detto in testi precedenti oppure proporrà la visione di un problema in un’ottica nuova. Realizzare una tesi sperimentale, però, non sarà affatto semplice per lo studente, ma con metodo ed organizzazione si può senza dubbio produrre un lavoro serio e all’altezza delle aspettative. Vediamo ora qualche utile consiglio per svilupparne una:
Per prima cosa è necessario avere ben presente quali siano gli obiettivi della vostra tesi: in pratica, dovete avere bene a mente quale siano le domande della ricerca a cui volete dare una risposta. Devono essere evidenziati poi i metodi e gli strumenti necessari allo studio che si vuole effettuare. In pratica, dovete organizzare la tesi. Inoltre, la tesi di laurea dovrà principalmente presentare la seguente struttura generale: Titolo – Indice – Introduzione – Presupposti teorici – Materiali e metodi – Risultati dell’analisi – Discussione dei risultati – Conclusioni – Bibliografia. Inoltre, dovrà comprendere eventuali appendici.
Il titolo dovrà essere necessariamente breve, preciso, chiaro e richiamare quello che è l’argomento trattato. Di norma, deve essere concordato con il vostro relatore. Nell’introduzione, deve essere specificato l’argomento oggetto della tesi. Seguirà un capitolo dove andranno specificati sia le ipotesi su cui è stata impostata la ricerca, che gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Nella sezione materiali e metodi, andrà fatta una dettagliata descrizione di tutti gli strumenti e le procedure utilizzate per effettuare i campionamenti e analisi. Nella sezione dei risultati, verrà indicato tutto ciò che è stato effettivamente rilevato nel corso della ricerca. La discussione, inoltre, dovrà contenere l’analisi critica dei risultati ottenuti con particolari riferimenti alla letteratura in merito, problematiche eventualmente riscontrate e possibilità di ulteriori ricerche collegate in futuro. Infine, nella conclusione, dovrete riassumere i risultati raggiunti più importanti.
Un’altra cosa fondamentale da tenere a mente è che la bibliografia dovrà necessariamente indicare tutte le fonti (libri o articoli su riviste scientifiche) a cui si è fatto riferimento nella stesura della tesi. In questa sezione, le voci andranno messe rigorosamente in ordine alfabetico (per cognome) del primo autore.
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